martedì 30 novembre 2010

Italia

Volevo postare qualcosa stasera, ma proprio no, non ce la faccio.
Rimango sconvolta guardando il telegiornale, leggendo aggiornamenti su internet e facebook.

Credo si possa riassumere in due parole la situazione che stiamo vivendo:

Guerra Civile

lunedì 22 novembre 2010

Arance, Arance, e ancora Arance ! [ Torta all'arancia con glassa al cioccolato fondente ]

Faccio mea culpa, avevo promesso di parlare di un film, ma proprio non ce la faccio a non dare questa notizia che ha quasi del miracolo: sono riuscita a creare la mia prima torta !!
Ha lievitato, si è cotta alla perfezione, non si è inzottita con la crema, la glassa non ha fatto grumi... insomma, perfetta !
Devo ringraziare mio padre e mia sorella per la supervisione e i consigli. <3

[ dolce ] Torta all'Arancia con crema, e glassa al cioccolato fondente

Ingredienti per teglia da 26 cm (per la torta)
  • 500 gr di farina 00 bio
  • 400 gr di zucchero
  • 6 uova
  • 125 gr di burro
  • 3 cucchiai di rum
  • 1 bustina di lievito
  • 1 bustina di vanillina
  • 5 arance bio
Ingredienti per la crema
  • 7 arance bio
  • 125 gr di burro
  • 250 gr di zucchero a velo
  • 3 cucchiai di farina
  • 2 uova intere
  • 2 tuorli d'uovo
  • 5 cucchiai di rum
Ingredienti per la glassa
  • 150 gr di zucchero a velo
  • 3 quadrotti di cioccolato fondente (io ho usato il giga blocco della novi)
  • 3 cucchiai di acqua bollente
Preparazione base:
Accendere il forno a 180° e preriscaldarlo. Montare gli albumi a neve, e devo ammettere che qui ho avuto qualche problema. Il mio meraviglioso frullatore ad immersione multifunzione, mi ha abbandonato. Si, perché la parte della frusta, è morta. Staccata la frusta, non girava, e lì è stato il primo momento di panico violento, dato che sono impazzita a montare 6 albumi e ho perso l'uso di un braccio per lo sbattere, e mi sono avvilita subito dato che non hanno montato come avrei voluto, nemmeno con il fantomatico pizzico di sale. Spremere le 5 arance e unire ai tuorli, e lo zucchero, mescolando energicamente. Aggiungere la farina a pioggia, il burro, la buccia grattugiata di due arance, il rum, la vanillina, la bustina di lievito, e alla fine gli albumi montati a neve ( e sicuramente i vostri avranno montato più dei miei ) stando attenti a mescolare dal basso verso l'alto con delicatezza. Il profumo che avrà l'impasto è senza pari, ed ora arriviamo al secondo intoppo. Per la prima volta ho utilizzato una tortiera di silicone, e ho dimenticato di imburrarla lievemente per evitare che l'impasto a fine cottura si attaccasse.Infornare abbassando il forno a 160° e controllare di tanto in tanto con uno stuzzicadenti. Nel mio caso ci ha impiegato circa 45 minuti. Togliere dal forno e lasciar raffreddare per tagliarla in tre dischi.

Così è com'era la base del dolce a fine cottura.

Preparazione per la crema:
Ho aspettato a far la crema proprio perché altrimenti non sarei riuscita a resistere all'idea di togliere dalla tortiera la mia "bambina" e così mi ci sono messa solo a torta uscita dal forno.
Spremere le sette arance, e versare il succo nemmeno troppo filtrato in un tegame dal fondo altro. Aggiungere le due uova e i due tuorli, e prendere a mescolare con il frullatore ad immersione, che consiglio e renderà il composto più "spumoso". Aggiungere la farina a pioggia, lo zucchero, il rum, e il burro, e solo ad ingredienti ultimati accendere il fuoco e lasciar sobbollire 4/5 minuti, continuando a mescolare in modo da non formare grumi. 

Preparazione per la glassa:
A bagnomaria sciogliere il cioccolato, e aggiungete mescolando con un cucchiaio o una forchetta lo zucchero a velo a pioggia, così da non formare grumi, terminato lo zucchero aggiungete l'acqua calda e via, la glassa è pronta! ( Anche se consiglio di farla all'ultimo secondo, se si rapprende prima di stenderla è un casino! )

Il "montaggio":
Senza fretta, togliete la torta dalla tortiera, e tagliarla in tre dischi di egual spessore. Farcire la base con metà della crema, e poi adagiare il secondo disco. Spalmare anche la seconda metà della crema e chiudere con l'ultimo disco. Versare la glassa sopra la torta, e con una paletta spalmarla su tutta la superficie. Mettere in frigorifero, e preparatevi a gustare un'ottima torta, profumata e morbida !

Non ha resistito molto in frigorifero...

Ieri sera gli amici di mia sorella hanno attaccato la torta senza riserve, apprezzandola parecchio, e anche io a colazione, come si vede dalla foto sopra :)

Buon Appetito!


Jules

domenica 21 novembre 2010

Vita e fornelli [ Insalata di Verza e Maiale Panna e Funghi ]

Prima di iniziare, non posso che ringraziare sentitamente chi ha commentato il blog, non pensavo di avere già così tanti followers, e davvero.. sono commossa ! <3

Questi ultimi giorni sono stati decisamente densi e pieni, mi scuso se non sno riuscita a postare nulla, ma tra i fornelli, un minimo di vita sociale, e una gita in quel di Firenze non sono più riuscita a scrivere nulla.

Ricapitolando, Giovedì sera ho cucinato. Eccome se ho cucinato !
Vi lascio la ricetta dell'antipasto, semplice e veloce, che si presta a modifiche infinite a seconda dei gusti personali e del secondo, dal sapore più pieno e soddisfacente. (non picchiatemi, foto nemmeno questo giro)


[Antipasto] Insalata di verza, noci e arancia con salmone affumicato

Ingredienti per 4 persone:

  • Un quarto di verza
  • 250 gr di salmone affumicato
  • 40 gr di noci sgusciate
  • 5 arance medie 
  • 1 limone
  • 3 cucchiai di olio di oliva
  • sale q.b.
Preparazione:
Pulire la verza ed affettarla sottile, mettendola direttamente nella boule da servizio. Tritare le noci sgusciate e spolverarle sopra la verza. Pelare a vivo tre arance, tagliare gli spicchi a vivo e metterli nell'insalata, che poi mescolerete in modo da amalgamare gli ingredienti. Con il resto delle arance, il limone,  e ciò che rimane dalla pulitura a vivo, spremere e tenere il succo da parte per il condimento. Tagliare a strisce il salmone affumicato e adagiarlo sull'insalata.
Per il condimento, emulsionare il succo spremuto assieme all'olio e sale, quanto basta. Versare il tutto sull'insalata e coprire, fino a quando non sarà ora di servire.


[Secondo] Filetto di maiale con panna e funghi

Ingredienti per 4 persone:
  • 600 gr di filetto di maiale
  • 250 ml di panna fresca
  • 300 gr di funghi champignon
  • olio e sale q.b.
  • uno spicchio d'aglio infilzato con uno stuzzicadenti
Preparazione:
Pulire i funghi, possibilmente con una spazzola e togliendo la pelle superficiale con un coltellino, tagliandoli poi a fette. Mettere i funghi in un tegame a fondo alto, aggiungere un filo d'olio e lo spicchio d'aglio, fino a che i funghi non saranno quasi cotti. Aggiungere la panna e lasciar sobbollire fino a che non si sarà addensata. A parte tagliare a fette il filetto, fatelo appena scottare in padella (un minuto e mezzo per parte al massimo) e poi aggiungetelo ai funghi e la panna. Lasciare andare 5/6 minuti assieme alla panna e spegnere il fuoco. 

Genitori, sorella, e amiche di sorella hanno ampiamente gradito !


Tornando a me, sabato sono stata a Firenze. Provo per questa città un amore incondizionato, sia per le bellezze architettoniche che per la gente, i vicoli angusti, l'odore che si respira, i turisti ad ogni angolo, rischiare la morte ogni due passi per colpa delle auto che sfrecciano in strade minuscole e senza marciapiede.
Per la prima volta dopo svariate visite sono entrata a Santa Maria del Fiore.
Naso per aria per un quarto d'ora, a osservare la cappella affrescata e illuminata, sentire la pace e la quiete che un luogo del genere possa portare, nonostante io sia tutto meno che credente. 
Devo ringraziare Sara che mi ha accompagnata per tutto il tragitto, varie pause e un pranzo perfetto ( Risotto zucca e rosmarino, meraviglioso ).
E sono riuscita a comprare tre tipi diversi di panforte, che attaccherò in serata, spero, con gli amici.

Ed ora vi saluto, mi attende la visione di un film che se riesco entro stasera commenterò: l'ultimo ( cronologicamente ) capolavoro di Roman Polanski, L'uomo nell'ombra.


Jules

martedì 16 novembre 2010

Maiale in Agrodolce con Riso Bianco

Mi scuso fin da ora per la qualità delle fotografie, non proprio il massimo, ma devo attrezzarmi con una macchina fotografica decente, e appena avrò una cucina mia ( si spera entro fine anno ) prometto che mi impegnerò di più nella qualità della presentazione del piatto.

Ammetto di avere una passione esagerata per la cucina cinese e quella giapponese. Vivrei di sushi, sashimi, Ramen, zuppa di miso, e quasi qualsiasi piatto della cucina cinese ( che non comprenda orecchie di Giuda dato che sembra di masticare un guanto di plastica ).

Data questa passione e la fortuna di avere un padre dedito alla buona cucina che ha girato mezzo mondo e quando si incazza passa ore e ore a dedicarsi all'acquisto di attrezzatura da cucina, posso imparare a cucinare piatti nuovi, particolari, che sono un'esplosione di sapori, senza dover uscire dalla porta di casa.

La ricetta che segue, è a due mani e due cervelli, mia la realizzazione e suo il cervello.


Ricetta per 5/6 persone
  • Una confezione di riso per sushi a chicco tondo ( 500 gr in caso lo prendiate sfuso )
  • Olio di arachidi e olio di sesamo
  • Salsa di soia ( io utilizzo la kikkoman )
  • 2 cipolle bianche grandi
  • 1 porro
  • due carote
  • un mazzetto di erba cipollina (facoltativo)
  • una punta di radice di zenzero ( o zenzero caramellato)
  • 1 e 1/2 peperone rosso
  • 1/3 di ananas
  • 300 gr di germogli di soia
  • 800 gr di lonza di maiale
  • Sciroppo di zucchero di canna ( in mancanza miele )
  • Aceto di mele
  • Wok
Mi sono permessa di mettere il wok tra gli ingredienti, ma senza mi sembra quasi impensabile cucinare questa leccornia.

Per il riso bianco:
Lavare il riso bianco con acqua fredda fino a quando l'acqua di risciacquo non sarà completamente trasparente, versarlo nella pentola e aggiungere acqua nella stessa quantità del riso ( misurate con una tazza, o un bicchiere, per essere sicuri ). Mettere la pentola sul fornello a fuoco basso, legate un canovaccio attorno al coperchio, e coprite. Da questo momento il riso non va più aperto. Quando inizia a emettere vapore, abbassare la fiamma e cuocere per circa 12 minuti, fino a quando non toglierete il coperchio e il riso avrà assorbito tutta l'acqua di cottura. Travasatelo in un piatto da portata ( o in ciotole monoporzione che secondo me renderebbero il piatto ancora più ricco ), e il primo step è fatto !

Per il maiale in agrodolce:
Per avere tutti gli ingredienti a portata di mano, preparateli prima. Lavate tutto e poi tritate la cipolla, tagliate a rondelle sottili il porro, tagliate le carote a julienne, tagliate a pezzi di circa 1x1 cm i peperoni, tritate lo zenzero ( sia che lo abbiate candito, sia fresco ), pulite e tagliate l'ananas a fette e poi a tocchetti eliminando il centro più duro, e tagliate il maiale a tocchetti o a straccetti, come preferite, mettendolo poi a marinare qualche minuto dentro una spolverata di farina e abbondante salsa di soia.
Mettete il Wok sul fornello a fuoco alto, e aggiungete almeno un centimetro di olio di arachidi e un cucchiaio di olio di sesamo. Buttate la cipolla e lasciate imbiondire qualche minuto, aggiungendo poi il porro e di seguito il peperone e le carote. Lasciate saltare ancora un paio di minuti prima aggiungere la carne, e continuate a cuocere.
Ora, la parte forse più importante. Avevo zenzero caramellato in casa, risultato di un piatto a base di pollo precedentemente fatta, dove abbiamo raccolto lo zenzero in eccedenza che abbiamo conservato in frigorifero in un barattolo sigillato di vetro, ed è stato meraviglioso per il piatto. Il leggero piccantino agrumato dello zenzero reso dolce dal processo di caramellizzazione ha dato una spinta in più al piatto, infatti ho aggiunto solo poco sciroppo di zucchero di canna, e circa tre cucchiai di aceto di mele. Assaggiate, aggiustate di aceto o zucchero ( o miele, come accennato negli ingredienti ) e aggiungete mescolando i germogli di soia, che devono rimanere croccanti e quindi hanno bisogno di appena qualche minuto di cottura. 

Il piatto va servito caldo, accompagnando al maiale in agrodolce il riso bianco, e mangiato rigorosamente con le bacchette e, a scelta, un'ultima annaffiata di salsa di soia !

食欲 ! [ Buon appetito! ]


Jules


[ sms ] A dopo! Io intanto preparo i Popcorn.

Vedersi dopo cena, a casa di uno o dell'altro, con in mente la visione di un determinato film, è a mio avviso il modo migliore per passare le serate, dalla stagione autunnale fino a quella primaverile. 
Ho l'enorme fortuna ( e privilegio ) di avere amici estremamente interessati e colti in merito al cinema ( italiano e internazionale, di nicchia, d'essai ) ed è sempre bello confrontarsi in merito uno o l'altro regista, gli attori ( protagonisti e non ) la recitazione, la fotografia, etc etc.

Vi rendo partecipi del del Blog Galaxy of Bubbles gestito da due carissimi amici, che in merito di cinema sono più che preparati. 

Ma torniamo a noi. 

Almeno 2/3 volte al mese ( portafoglio permettendo ) non mi faccio mancare un giro al Blockbuster di zona, quasi sempre abbastanza fornito di titoli che difficilmente si riescono a trovare in altri centri commerciali ( Galaxy of Bubbles può confermare ) e sabato scorso ci siamo avventurati nella ricerca. Presi dalla smania, io e Fil non siamo riusciti ad astenerci dal prendere al volo l'offerta del 5x30 che durerà fino a fine anno su diverse centinaia di titoli diversi, nuovi o meno nuovi ( risparmiando così 4 euro ogni film, che sono un pacchetto di sigarette, diamine ) portando a casa 3 titoli lui, e due io, nientepopodimenoche Will Hunting - Genio Ribelle e Il Dottor Stranamore .

In copertina il meraviglioso Dott. Stranamore

Devo fare ammenda, prima di domenica sera non avevo mai visto il film Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba ( Dr. Strangelove ), grande mancanza assolutamente da recuperare.
Diretto da Stanley Kubrick, con protagonista uno spettacolare Peter Sellers che si barcamena meravigliosamente nei tre ruoli principali: quello del presidente degli Stati Uniti Merkin Muffley, il capitano Lionel Mandrake, e lo stravagante Dr. Stranamore, scienziato tedesco scappato dalla Germania nazista di Hitler.

Nonostante il bianco e nero è un film attualissimo, dove Kubrick gestisce in maniera perfetta il problema della minaccia nucleare che nel 1964 ( anno di uscita del film ) era una preoccupazione tangibile per la popolazione americana, in piena Guerra Fredda tra l'altro.
Comicità dissacrante, dialoghi al limite del surreale, personaggi ben caratterizzati, location realizzate alla perfezione ( come la War Room, sala della Guerra, o il B-52 capitanato dal maggiore T.J. "King" Kong ) e scene che fanno parte della storia ( la cavalcata della bomba che viene sganciata manualmente dal maggiore Kong è rimasta indelebile nella storia, così come l'esilarante telefonata tra il presidente Muffley e il presidente russo ), fanno di questo film una pietra miliare della filmografia mondiale, che non dovrebbe mancare nella cineteca personale di ogni amatore del buon cinema.

Detto questo, vi lascio con un video, sperando di invogliare alla visione, almeno un pochino, di questo capolavoro di soli 93 minuti.


Buona Visione.



Jules



lunedì 15 novembre 2010

Indivia (o inViDia) al forno con Besciamella, Emmental e Guanciale Croccante

Diciamo che questo Blog è iniziato anche per questa ricetta.
Quando sento il peso di una luuuuunga giornata in ufficio, cucinare mi schiarisce le idee. So perfettamente che mettendo assieme gli ingredienti giusti, e lavorando con amore, un pensiero rivolto alle persone che mangeranno i tuoi piatti, tutto si legherà perfettamente e i commensali potranno sentire l'affetto messo nella preparazione.

Nulla di elaborato, ma ho aperto il frigorifero delle verdure e ho visto questi sei caspi di insalata belga che mi guardavano e stavano per finire la loro corsa nel compostatore. (Tra l'altro amo l'indivia, uno spreco stupido e inutile)


P.s. Nella foto sembra carbonizzato, ma non lo era !


Ricetta per 4 persone ( o 3 molto affamate )

  • 6 caspi di indivia
  • 750 ml di besciamella circa con abbondante noce moscata (l'ho fatta ad occhio e tenuta abbastanza liquida)
  • 6 fette spesse 3/4 mm di guanciale
  • una bella fetta di formaggio emmental
  • sale e olio q.b.
Mondare l'insalata belga e togliere, se necessario, le prime foglie.
Tagliare a metà ogni caspo e disporli con il centro verso l'alto dentro una pirofila (io ne ho utilizzata una tonda, ma secondo me farebbe una figura migliore in delle pirofiline monoporzione), aggiungendo olio extravergine di oliva non troppo forte, a filo e un pizzico di sale. Mettere in forno freddo a 200 gradi, io ho tenuto l'indivia circa un quarto d'ora in modo che "sudasse" appena.
Nel frattempo tagliare il guanciale a quadrotti, e metterli a fuoco vivo in una padella antiaderente (io ne ho utilizzata una in ceramica) senza olio, e farla rosolare. Quando sciogliendosi inizia ad esserci troppo olio, scolarlo in una latta ( mi raccomando! L'olio si può recuperare! Tenete sempre da parte una latta dove poterlo versare, ed informatevi sul più vicino centro di recupero della vostra zona per gli oli usati ) e fate rosolare il guanciale finchè non diventa croccante. (P.s. sono accettati gli assaggi.) Quando è pronto, asciugarlo su un foglio di carta gialla, che è molto meglio della carta assorbente e si presta a molteplici usi.
Tagliate il formaggio a quadretti e poi datevi alla besciamella.
Amo la noce moscata, quindi abbondo scandalosamente quando la preparo, ma lasciatela meno densa, dato che andrà a finire la cottura in forno.
Togliete l'indivia dal forno e mettete i 3/4 del guanciale e del formaggio direttamente sull'indivia. Coprite con la besciamella e terminate spargendo il resto di emmental e di guanciale.

E dovrebbe risultare così.



Abbassate il forno a 175/180° e infornate finché non diventa dorato, circa una mezz'ora.

Servito caldo, magari accompagnato da qualche fetta di pane ai cereali tostato.


Bon Appétit!  [cit.]



Jules

Una nuova avventura?



E' l'era di Vieniviaconme


Non ho mai pensato di aprire un blog, non ne ho mai sentito la necessità anche se ho sempre scritto, e la scrittura ha accompagnato senza sosta ogni momento della mia vita. (taccuini, moleskine, diari, quaderni, ...)


In questi giorni ho letto un sacco di blog, soprattutto di food blogger, a causa di una intelligente campagna che mi ha fatto pensare, a volte sorridere, altre amareggiare. Quest'iniziativa Metti un finocchio a tavola... Buon appetito, Mr B.! indetta dal blog La Gaia celiaca mi ha fatto leggere ALMENO un centinaio di blog diversi sparsi per il web.








Di gente stanca, ma soprattutto di GENTE che vive, ha una famiglia, degli interessi, degli hobby, dei pensieri, che è bello poter condividere in una famiglia così ampia come quella della blogsfera.


Questo blog parlerà di argomenti diversi, di musica, di cibo, di film, di spezzoni di vita, di gente che spera un mondo migliore, di me e di altri.


Un ringraziamento, sentito, a chiunque passerà da qui. 






Jules